Avere un lavoro di questi tempi, è una vera fortuna. Ma c’è anche qualche “fortunato” che non si sente affatto così, frustrato e stressato com’è dalla vita lavorativa. Invece di meditare improbabili fughe a Honolulu con Mago Merlino, cercate di seguire questi 5 semplici passi che vi aiuteranno ad affrontare meglio la vostra professione.
1. To do list. Avere un’agenda precisa, se non scritta quantomeno mentale, di cosa si deve fare. Il fatto di avere un piano, un elenco giornaliero, ma anche un planning settimanale da stilare al lunedì in modo da affrontare con più sicurezza l’inizio della settimana, è un buon punto di partenza. Questo non solo consente una programmazione del proprio tempo, riducendo gli sprechi, ma permette anche di ottenere un effetto di maggior controllo della situazione, scongiurando il disagio di sentirsi in balìa degli eventi.
2. Distinguere le priorità da ciò che invece è in secondo piano, o marginale. Avendo una visione chiara dei propri impegni, è importante focalizzare energie e concentrazione sulle urgenze, soprattutto se si hanno delle scadenze da rispettare. Inutile cercare di star dietro a troppe cose contemporaneamente, ciò comporta soltanto ansia e probabilmente inconcludenza. Meglio stilare una classifica e cercare di portare a termine innanzitutto ciò che è più importante.
3. Elasticità. O meglio, essere preparati alla gestione di eventuali imprevisti. Gli imprevisti, in quanto tali, non possono essere stilati all’interno di un piano di lavoro. Ma la semplice consapevolezza che (quasi sicuramente) si verificheranno, deve comportare un atteggiamento di elasticità: ciò che non ci sembrava prioritario, potrebbe improvvisamente diventarlo. Rivedere le proprie scalette e agire di conseguenza, sempre mantenendo la calma perché – già che ci siamo – vi sveliamo un segreto: l’agitazione non vi aiuterà a risolvere i vostri problemi.
4. Dire no quando necessario. Un lavoro extra, un favore ad un collega, un aiuto ad un amico, sono casi piuttosto frequenti e anche questi non calcolabili all’interno di un planning. E’ importante valutare ciò che ci viene richiesto: devo farlo in prima persona o posso solo consigliare come procedere? E’ fondamentale? Quanto è urgente? Può essere rimandato? Non si tratta di egoismo, si tratta piuttosto di prendere seriamente in considerazione la questione che viene posta affinché venga risolta nel migliore dei modi. Inutile affannarsi frettolosamente se impossibilitati, potrebbe essere controproducente soprattutto per chi richiede aiuto: meglio essere onesti nella valutazione.
5. Prendersi pause. “Nessun uomo è un’isola”, scriveva John Donne. Ma soprattutto nessun uomo è una macchina: fermarsi all’interno di una giornata è assolutamente necessario. Ritagliarsi dei momenti di stop, dal caffé scambiando qualche chiacchera con i colleghi, alla pausa pranzo facendo due passi. Questo aiuterà sicuramente a riprendere le energie e a concentrarsi con più profitto sulle proprie attività.
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