Avete mai pensato a quanto importante è comunicare, parlare, esprimere, divulgare. Oramai è un’azione che al giorno d’oggi è scontata, perché tutti i giorni parliamo no? Con la propria famiglia, con il collega di lavoro, con il cliente , in una riunione aziendale, addirittura con gli animali … Ma abbiamo mai pensato a come comunichiamo? A voce alta, bisbigliando, scrivendo un post-it, creando annunci in un giornale, scrivendo nei social, con un regalo, con un mazzo di fiori e chi più ne ha più ne metta. Sì ecco, tutti questi sono alcuni dei tanti modi di parlare e di esprimere al prossimo il proprio messaggio perché in base a come e cosa vogliamo comunicare sceglieremo il canale giusto per farlo, perché comunicare non dev’essere solamente una banale combinazione di parole.
La comunicazione non è altro che un’insieme di fenomeni che portano alla diffusione delle informazioni attraverso un processo che segue elementi fondamentali.
Questo flusso di comunicazioni vengono codificati come segnali di fiducia o di sfiducia, dettagli che potrebbero sfuggire al controllo di chi manda la comunicazione, ma non a chi la riceve. Il bilancio dei segnali, determina quindi il successo della comunicazione.
Ci rendiamo conto in questo modo che possiamo trasmettere messaggi che portano fiducia da parte del ricevente sia di sfiducia e sta a noi scegliere il miglior canale e il miglior modo per comunicare ed avere successo.
In qualsiasi ambiente che potrebbe essere umano come interpersonale, turistico, commerciale, lavorativo si ricevono un grande quantitativo di comunicazioni sia da parte degli ambienti sia da parte delle persone.
Ma la comunicazione dov’è? E’ ovunque, dal semplice colloquio familiare, alla riunione aziendale, alla presentazione di un nuovo prodotto o brand che può essere indirizzata ad un numero limitato di persone o all’intera popolazione. E’ per questo motivo che nella comunicazione il target dev’essere calibrato in base a chi si vuole coinvolgere, bisogna riuscire a catturare l’attenzione di chi potrebbe essere il potenziale ascoltatore. Tutto in relazione all’obiettivo finale, perché per poter esprimere il proprio concetto e persuadere chi ci sta ascoltando, si deve progettare e pianificare il messaggio dalla A alla Z, ma non è detto che richieda tanto tempo. Perché, anche quando banalmente chiediamo un piacere a qualcuno e lo desideriamo tanto, mettiamo le mani giunte : questa non è altro che una strategia di comunicazione che applichiamo nel quotidiano senza accorgercene.
Ogni tipo di comunicazione prevede lo scambio di un messaggio tra un emittente e un ricevente e il ricorso a un sistema di codifica e decodifica che permette di esprimere e interpretare il messaggio
Talvolta, l’ingresso di nuovi strumenti mediatici come la televisione, il computer e tutti i sistemi informatici di comunicazione online da una parte e la velocità della comunicazione dall’altra, provocano disordine all’interno della nostra capacità di vivere e di capire quello che ci viene comunicato. Infatti la comunicazione di marketing può influenzare il sistema motivazionale dell’individuo, il sistema percettivo, il sistema valutativo e per ultimo il sistema comportamentale. Per un’efficace comunicazione si dovrà calcolare la giusta dose mediatica per non fare in modo che si ottenga l’effetto contrario di quello desiderato.
“se non puoi obbligare qualcuno a fare qualcosa che tu vuoi faccia, non ti resta che convincerlo con le buone.”
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