L’importanza della formazione aziendale

Le parole sulla crisi si sprecano ormai da mesi e mesi, purtroppo le riforme continuano ad essere pressoché nulle e i dati a non essere confortanti: calano i consumi, le aziende devono conseguentemente calare la produzione e, troppo spesso, persino diminuire il numero dei dipendenti per non affondare.

Il problema principale è che alla difficoltà reale di un mercato bloccato, si aggiunge una scarsa adeguatezza – sia in termini di tecnologie e strumenti ma anche di know how interno – delle aziende rispetto ai loro competitors, soprattutto se esteri. La conoscenza delle lingue straniere, l’utilizzo di software moderni, la capacità di analizzare il mercato attraverso precisi strumenti di misurazione e analisi, le nuove procedure burocratiche, sono solo alcuni degli aspetti che le imprese italiane necessiterebbero di approfondire ma che sono costrette a tralasciare, per mancanza di soldi da investire in formazione o, peggio ancora e più spesso, in assunzione di nuovo personale qualificato.

E’ il classico cane che si morde la coda: le aziende hanno bisogno di formare il personale per adeguarlo a nuove figure professionalizzate e far fronte alla sfida con gli altri mercati, che la globalizzazione ha reso possibile. Ma poiché l’economia italiana è ferma, non ci sono risorse sufficienti per poter affrontare questo tipo di investimenti.

Certo che tra gli imprenditori italiani vi è la consapevolezza dell’importanza della formazione per la qualificazione e la riqualificazione del proprio personale, ma questo spesso si scontra con le esigenze di bilancio. In tempi di spending review infatti, anche utilizzando fondi pubblici messi a disposizione dallo Stato, è necessario che una parte delle spese sia a carico dell’azienda. O comunque che la stessa si faccia carico di anticipi, poi rimborsati alla presentazione delle fatture, che sono resi difficoltosi dalla mancanza di liquidità attuale.

Il primo passo per tornare competitivi però è considerare la formazione, la qualificazione e riqualificazione del personale dell’impresa come un investimento che andrà a dare i suoi frutti all’azienda nel tempo e dunque non “tagliabile”. Rimanere competenti ed aggiornati e dunque affidabili, è un passo obbligato per la sopravvivenza di ogni azienda e del sistema produttivo nel suo insieme.

In un clima di grande incertezza come quello che ci troviamo ad affrontare oggi insomma,rimane la certezza che non si può rinunciare alla formazione. Perché le altre economie – con le quali ci troviamo quotidianamente a competere grazie alla globalizzazione e all’apertura dei mercati – sono snelle ed efficienti e non possiamo rimanere indietro per una carenza di competenze aggiornate.

Nessun commento inserito

Inserisci un commento

  • (will not be published)