Java, Python, Perl e Ruby. No, non sono i protagonisti di una nuova serie tv in onda su Fox. Sono i linguaggi di programmazione più diffusi in questo momento e che un professionista del settore IT conosce sicuramente. Perché il futuro è oggi e, nonostante il periodo di criticità, le professioni nel campo dell’information Technology resistono e in alcuni casi molto bene. Nessuna azienda a qualunque livello, infatti, può ormai fare a meno di un apparato tecnologico che le permetta di comunicare verso l’esterno o internamente e che favorisca la raccolta dati, oltre che la comunicazione verso i clienti.
Pertanto la richiesta di sviluppatori di software di talento è sempre alta e non è destinata a diminuire nel breve periodo. Acquisire le competenze per progettare, scrivere e implementare programmi per computer è una strada agevole per trovar posto nel mondo del lavoro. Dalle app per il mobile alla tecnologia cloud, l’ingegneria informatica è trasversale a tutti i settori.
Uno delle aree fondamentali dell’IT è la sicurezza, e il mercato per ingegneri e analisti specializzati in questo ambito è fiorente. Secondo una ricerca recente da parte di Burning Glass Technologies, la domanda di professionisti della sicurezza è cresciuta 3,5 volte più velocemente degli altri lavori nell’IT e 12 rispetto a tutti gli altri. Oggi le aziende infatti compiono forti investimenti per l’acquisizione dei dati, e la conseguenza è un grande bisogno di privacy e sicurezza. Molte imprese inoltre hanno deciso di affidarsi al “cloud computing”, ovvero piattaforme online capaci di fornire comunicazione e accesso alle informazioni su Internet. Questo sistema non solo è più efficiente, ma è ormai atteso sia dai clienti sia dai lavoratori. Più dell’80% delle aziende americane oggi utilizza soluzioni cloud, potendo così avere un’interazione con il cliente più diretta, una comunicazione interna migliore ed espandere la capacità di accumulare dati. Secondo uno studio dell’IDC, il 61% dei responsabili delle risorse umane sono preoccupati di non riuscire a trovare competenze cloud sul mercato. Spesso cercano professionisti IT con certificazioni specifiche dai maggiori fornitori come Microsoft, Cisco e VMWare.
Parliamo infine di “Big data”. Questa definizione, molto in voga ultimamente, indica grandi aggregazioni di dati, la cui mole richiede strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo (dalla gestione, alla curation, passando per condivisione, analisi e visualizzazione). Spesso i professionisti IT trascurano questo ambito, invece assolutamente centrale e destinato a essere sempre più importante. Entro il 2015, 4,4 milioni di posti di lavoro emergeranno da questo settore, ma sono per un terzo di questi ci saranno sufficienti professionisti. Puntare su una formazione di questo tipo insomma, potrebbe rivelarsi una scelta vincente.
[toggle title_open=”Close Me” title_closed=”Corsi di Analisi e Programmazione” hide=”yes” border=”yes” style=”default” excerpt_length=”0″ read_more_text=”Read More” read_less_text=”Read Less” include_excerpt_html=”no”]Ecco un elenco di Corsi per diventare professionisti dell’Information Technology nelle principali città italiane:
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