La crisi pulsa forte, come un ematoma dopo una brutta caduta. Una possibile cura per cercare di lenire il malessere, stavolta arriva dalla Regione Veneto.
Inutile ribadire come i mercati nazionali del lavoro siano stati colpiti in modo micidiale dagli effetti della crisi, ed anche in Veneto la crescita dei disoccupati è stata rilevante: secondo i dati Istat si è arrivati ad oltre 150 mila disoccupati nel 2012, con un tasso di disoccupazione che dal 3,5% del 2008 si è praticamente raddoppiato arrivando quasi al 7%.
La Regione ha dunque deciso di stanziare, attraverso il bando Dgr n.702 del 14 maggio 2013, fino a settemila euro a persona per finanziare la partecipazione a percorsi formativi, finalizzati al successivo inserimento in stage di 2-4 mesi all’interno delle aziende che vorranno aderire al progetto. I destinatari – per i quali è prevista una borsa di studio che va dai 500 ai 1000 euro al mese – oltre ad essere residenti/domiciliati in Veneto, dovranno risultare senza lavoro da almeno 6 mesi, e non superare i 25 anni di età se diplomati o i 29 anni se laureati; oppure essere disoccupati da oltre 12 mesi e/o essere iscritti nelle liste di mobilità, senza alcun limite di età.
Boscolo Srl, Formaset, Crealavoro, British Institutes Treviso e Career Counseling, in qualità di enti accreditati per i Servizi al Lavoro, hanno stretto un accordo di partenariato per rispondere al suddetto bando e si sono già attivate per la realizzazione di questo apprezzabile progetto, perfettamente in linea con le esigenze dei cittadini in questo momento di criticità. L’iniziativa si pone il duplice obbiettivo di favorire da un lato l’inserimento/reinserimento di giovani lavoratori disoccupati o in mobilità, nel mondo del lavoro; dall’altro di rilanciare la competitività aziendale delle imprese facendo leva sulla valorizzazione e riqualificazione del capitale umano.
Le candidature possono essere presentate sul sito www.carrieraelavoro.it. A questo indirizzo potranno rivolgersi anche le aziende interessate ad accogliere gli stagisti, purché possiedano una sede in Veneto. La realizzazione del progetto è subordinata all’approvazione della Regione Veneto.
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