“Panta Rei”, tutto scorre. Figuriamoci la moda, da sempre specchio dei mutamenti di costume della società. Se nell’Antica Grecia la lunga tunica era il must have dei filosofi come il sopracitato Eraclito, oggi non è certo così. Chi l’ha deciso?
Fior di stilisti e guru, che però nulla potrebbero senza l’attenta regia del business della moda. Un business molto complesso, fatto di eventi, manifestazioni, passerelle, sfilate, interviste, pubblicità, comunicati: perché le nuove tendenze necessitano della giusta visibilità, ma soprattutto di professionisti di alto livello capaci di fornirgliela. Queste figure professionali hanno bisogno di una formazione molto particolare, adeguata al ruolo eclettico e cruciale che andranno a rivestire.
Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande a Irene Bertucci, direttore della Scuola di Alta Formazione Eidos Communication, organizzatrice del Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda.
Per quale motivo avete deciso di organizzare un corso su questa tematica?
Il Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda ha come obiettivo quello di formare professionalità concrete. La moda è una vetrina spettacolare dietro la quale lavorano tantissime competenze e figure di altissimo valore e livello, molte della quali sono accomunate dal fatto di necessitare di una formazione simile: conoscere le modalità, le fonti, i bilanci, gli intrighi, le novità, gli eventi e gli appuntamenti imperdibili del sistema moda; saper distinguere la comunicazione che esce dalla creatività dello stilista e del fashion stylist, la mediazione dell’ufficio stampa e la sintesi che ne fa il giornalista.
Perché ritenete sia utile parteciparvi?
Il Master si articola in diversi weekend di formazione intensiva completati da uno stage formativo all’interno di uffici stampa di moda e redazioni giornalistiche. Il senso è smettere di approcciarsi alla materia in senso teorico e salire ad un livello ulteriore, quello della pratica. Per questo tutte le lezioni prevedono momenti di esercitazione e project work per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.
Come è strutturato il corso?
Il master è strutturato in una fase di aula, 8 weekend (sabato e domenica a weekend alterni) con lezioni tenute da docenti professionisti del settore moda. L’obiettivo è preparare gli allievi ad inserirsi in contesti diversi, per questo si prevedono lezioni di scrittura per l’ufficio stampa, giornalismo online e per la carta stampata, fashion styling, fotografia di moda, comunicazione del prodotto moda, organizzazione e comunicazione della sfilata di moda ecc.
Al giorno d’oggi cosa significa partecipare a un corso del genere e quale riscontro può avere una preparazione di questo tipo nel mondo del lavoro?
Nell’immaginario di molti la moda è popolata di persone frivole e leggere. Niente di più falso. Agli allievi del Master infondiamo l’idea che si debba studiare e lavorare con dedizione e determinazione, sapere sfruttare il proprio talento con tenacia e allo stesso tempo umiltà, per raggiungere l’obiettivo di lavorare in questo mondo. Il Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda dà l’opportunità, a chi davvero ha la motivazione, di confrontarsi in aula con grandi professionisti provenienti da importanti Maison ed avere, grazie allo stage, una prima fondamentale esperienza di formazione in redazioni e uffici stampa di moda.
Per partecipare quali requisiti ritiene fondamentali (se ce ne sono) e quali possono essere considerati vantaggiosi?
A parte quanto detto sulla dedizione, determinazione e motivazione consigliamo di studiare le linee guida delle storia del costume e della moda, conoscere almeno una lingua straniera, leggere moltissimo ed essere curiosi e attenti nei confronti di altre culture, movimenti artistici, tendenze. Non dimenticare quindi che la moda è una sintesi dell’epoca in cui viviamo. Al momento dell’ammissione chiediamo perciò di superare una prova di cultura generale, cultura e vocabolario di moda, una prova di scrittura, un test di lingua e infine un colloquio motivazionale.
Quando una persona può ritenersi preparata in questo ambito?
Mai. Come accennavo prima, la moda è una sintesi culturale e allo stesso tempo anticipatrice di tendenze anche sociali. Un fashion stylist, un giornalista di moda, un addetto stampa non può ridurre la propria preparazione al presente ma è sempre proiettato al futuro, alla globalizzazione delle tendenze e delle idee, ha uno sguardo dinamico e una curiosità innata.
Cosa si sente di consigliare ai giovani che decidono di intraprendere questo tipo di percorso?
Determinazione, umiltà, pazienza, dedizione, studio e tanta voglia di divertirsi con il proprio lavoro!
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