Fino al 2012, quando è stata introdotta la riforma del condominio (legge n. 220/2012) non era necessario alcun requisito per esercitare la professione di amministratore condominiale, salvo quelli di onorabilità e professionalità.
Nel 2014, invece, è entrato in vigore il decreto ministeriale 140/2014, che stabilisce nuovi requisiti.
Vediamo quindi cosa è cambiato col d.m. n. 140/2014, quali requisiti bisogna avere e quali corsi di formazione è obbligatorio seguire per lavorare come amministratore di condominio.
- Le nuove disposizioni del decreto 140/2014
- Requisiti per lavorare come amministratore di condominio
- Corsi per amministratore condominiale
- Caratteristiche dei corsi
Le nuove disposizioni del decreto 140/2014
Fino al 2012 non esisteva una legge che regolamentasse la professione dell’amministratore di condominio. Questa funzione, anzi, molto spesso era svolta quasi sempre da uno dei condòmini.
Le uniche prerogative richieste erano il possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dall’art. 71-bis, c. 1, delle Disposizioni di attuazione del codice civile.
Tuttavia, nel 2013 (decreto Destinazione Italia, d.l. 145/2013) il legislatore ha conferito al Ministero della Giustizia il compito di stabilire un regolamento preciso che normasse anche la formazione.
Questo ha portato all’emanazione del decreto ministeriale n. 140/2014, denominato Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità per la formazione degli amministratori di condominio nonché dei corsi di formazione per gli amministratori condominiali.
Col decreto n. 140/2014 si è aperto un divario tra amministratori condominiali professionisti e chi esercita questo lavoro occasionalmente, come ad esempio nel caso del condòmino che ricopre questo ruolo.
Infatti, per i professionisti è ora prevista una formazione obbligatoria, con ore di aggiornamento da svolgersi ogni anno, pena la revoca del mandato.
Viceversa, per l’amministratore di condominio occasionale non è obbligatorio seguire corsi di formazione. Tuttavia, rimane comunque responsabile nell’esercizio dell’attività, pertanto risulta rischioso svolgere questo ruolo in mancanza di competenze specifiche.
Requisiti per lavorare come amministratore di condominio
Per lavorare come amministratore di condominio sono quindi richiesti requisiti di onorabilità e professionalità.
Per quanto riguarda i requisiti di onorabilità, devono essere posseduti sia da chi lavora come professionista sia da chi ricopre il ruolo in maniera occasionale:
- godimento dei diritti civili
- non essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni
- non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione
- non essere interdetti o inabilitati
- non avere il nome annotato nell’elenco dei protesti cambiari
Per quanto riguarda invece il requisito di professionalità, questo è obbligatorio solo per i professionisti e riguarda:
- essere in possesso di diploma
- aver seguito un corso di formazione obbligatorio, della durata di almeno 72 ore, che rispetti le norme e disposizioni stabilite dalla legge
- seguire annualmente dei corsi di aggiornamento della durata minima di 15 ore, da eseguirsi entro l’8 ottobre di ogni anno.
Chi non rispetta queste disposizioni non può continuare a lavorare come amministratore condominiale. Anzi, se non si effettua il corso di aggiornamento, le varie riunioni e assemblee condominiali sono considerate nulle e si perde il mandato.
Inoltre, chi ricopre il ruolo di amministratore condominiale a livello professionale, e non occasionalmente, deve obbligatoriamente dotarsi di partita IVA e versare i contributi all’INPS.
Corsi per amministratore condominiale
Come abbiamo visto, gli amministratori di condominio professionisti sono obbligati per legge a seguire un corso di formazione iniziale più dei corsi di aggiornamento periodici. Tuttavia, questi percorsi formativi sono caldamente consigliati anche a chi svolge l’attività in maniera occasionale.
Per lavorare come amministratore condominiale, infatti, sono richieste doti e competenze tecniche, amministrative e contabili, oltre che buone doti di problem solving e gestione dei conflitti.
Ecco un elenco di corsi per amministratore di condominio:
- corso amministratori condominiali: corso online
- corso aggiornamento amministratori condominiali: 15 ore di formazione, a Massa
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Caratteristiche dei corsi
Due sono le associazioni di categoria:
- l’Unione nazionale amministratori di immobili (Unai)
- l’Associazione nazional-europea degli amministratori di immobili (Anammi)
Anche le stesse associazioni possono occuparsi di organizzare corsi. Tuttavia chiunque, qualsiasi centro di formazione privato, può organizzare i corsi formativi, non ci sono limitazioni al riguardo.
L’importante è che gli organizzatori selezionino con cura quelli che saranno poi gli insegnanti, che devono essere figure altamente professionali e specializzate in materia, come avvocati, magistrati o ingegneri. Inoltre, il programma del corso deve essere comunicato al Ministero della Giustizia.
Al termine del corso, i partecipanti devono superare un esame. Al superamento della prova viene rilasciato un attestato che permette di iscriversi al registro telematico degli amministratori di condominio. Il registro permette di trovare un professionista nella zona e di verificare se un amministratore possiede effettivamente i requisiti per esercitare.
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