In questo articolo illustreremo tutte le novità sul reddito di cittadinanza che entreranno in vigore dal 2023. Ti spiegheremo chi rischia di perderlo e perché, e quali misure ha previsto il governo per continuare a percepire il rdc.
Cosa cambia dal 2023 con il rdc? Oltre 660 mila persone definite occupabili saranno obbligate a seguire corsi di formazione e ad accettare la prima proposta lavorativa, pena la revoca del RDC.
Non vuoi perdere il rdc? Allora dovrai seguire i corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale. Cerca qui quello che più preferisci: https://programma-gol.it/.
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Cosa troverai in questo articolo
- La nuova Legge di Bilancio 2023 sul reddito di cittadinanza
- Cosa cambia dal 2023 per i percettori del reddito di cittadinanza
- Perché viene tolto il rdc
- Chi rischia di perdere il reddito di cittadinanza
- I dati dell’Anpal
- Il profilo dei 660.602 occupabili a rischio di perdere il rdc
- Cosa fare per non perdere il Reddito di cittadinanza
- Programma GOL e corsi di formazione obbligatori per i percettori di rdc
- Obbligo di accettare la prima proposta di lavoro per chi ha il rdc
La nuova Legge di Bilancio 2023 sul reddito di cittadinanza
Dal 2023 il reddito di cittadinanza sarà a rischio per 660 mila persone.
Secondo la legge di bilancio 2023, a partire dal 1° gennaio 2023 la durata massima del rdc sarà di 7 mesi. Dal 2024, invece, il RDC sarà abolito del tutto.
La durata del reddito di cittadinanza resta di 18 mesi per i nuclei familiari con:
- minori
- persone con età pari o superiore a 60 anni
- persone disabili
Cosa cambia dal 2023 per i percettori del reddito di cittadinanza
Dal 1° gennaio 2023 cambiano le regole per i percettori del reddito di cittadinanza. In particolare, le nuove disposizioni stabiliscono:
- il rdc sarà ridotto da 18 a 7 mesi per tutti coloro che hanno tra i 18 e 59 e non sono inseriti in nuclei famigliari con minori, disabili o persone con più di 60 anni
- obbligo per i percettori di svolgere lavori socialmente utili nel proprio Comune
- coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 29 anni e non hanno concluso l’obbligo formativo, per ottenere il rdc dovranno seguire un percorso di istruzione di primo livello
- obbligo di accettare la prima offerta di lavoro
- obbligo di seguire un corso di formazione e/o riqualificazione professionale di almeno 6 mesi
Perché viene tolto il rdc
Il rdc era stato pensato come una misura di sostegno a famiglie che versavano in stato di povertà. In particolare, era una forma di aiuto verso determinate categorie di nuclei familiari fragili, ossia con all’interno minori, persone anziane, disabili o lavoratori con reddito molto basso. Tuttavia, il reddito di cittadinanza è stato poi usufruito largamente anche da altre tipologie di utenti, che erano nella possibilità di lavorare.
Il nuovo governo intende quindi lasciare il rdc come misura di aiuto alle categorie fragili, ma toglierlo alle persone occupabili, che risultano essere 660.602 persone.
Chi rischia di perdere il reddito di cittadinanza
È a rischio di perdere il reddito di cittadinanza chi ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e non ha a carico minori, disabili o persone con più di 60 anni.
Infatti, stando ai dati dell’Anpal, dal 2019 quando è stato istituito il rdc ne hanno usufruito ben 1,1 milioni di nuclei familiari, coinvolgendo quindi 2,3 milioni di persone contando richiedenti e altri membri della famiglia.
Tra questi, ben 660 mila persone risultano però essere persone occupabili, quindi in grado di lavorare.
I dati dell’Anpal
Ecco i dati dell’Anpal (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive per il Lavoro):
- 919.916 beneficiari indirizzati ai servizi per il lavoro
- 66.770 sono stati esonerati dagli obblighi lavorativi perché disabili, anziani o genitori di bambini sotto i tre anni
- 172.868 risultavano già occupati con redditi bassi (working poor) tanto da avere diritto anche al sussidio
- 19.676 sono stati rinviati ai servizi sociali
- 660.602 sono potenzialmente occupabili
Il profilo dei 660.602 occupabili a rischio di perdere il rdc
Secondo l’Anpal, l’identikit degli occupabili è:
- 75% risiede al Sud o nelle Isole
- 70,8% ha solo la licenza di terza media
- 73% non ha avuto esperienze lavorative negli ultimi tre anni
- circa 65.000 ha avuto esperienze lavorative per meno di tre mesi
- 57% sono donne
- 34 % con meno di 30 anni, 18 % con età tra i 30 e i 40, 48 % con più di 40 anni
- 10 % stranieri
Cosa fare per non perdere il rdc
Secondo quanto previsto, è obbligatorio per i percettori del reddito tra 18 e 59 anni (persone occupabili) seguire un corso di aggiornamento o riqualificazione professionale di 6 mesi. Se ci si rifiuta di seguirlo viene tolto il reddito.
Il rdc prevede quindi che i percettori facciano di tutto per uscire dal loro stato di disoccupazione e trovino lavoro. Questo anche seguendo dei corsi che puntano a formare o ad aggiornare le competenze dei beneficiari, che saranno così in grado di trovare più facilmente lavoro.
Per non perdere il reddito è quindi obbligatorio seguire i corsi di formazione.
Programma GOL e corsi di formazione obbligatori per i percettori di rdc
Una delle direttive in particolare riguardante la formazione è quella relativa al Programma GOL. Si tratta di attività formative gratuite per i partecipanti e personalizzate in base al loro profilo.
Con il Programma GOL, tutti i possessori di rdc verranno chiamati dai Centri per l’impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio. Con questo documento, avranno la possibilità di seguire gratuitamente corsi di aggiornamento o riqualificazione professionale, oltre ad attività di orientamento e accompagnamento al lavoro, presso Enti regionali.
Chi si rifiuterà, verrà segnalato e perderà il rdc.
Se sei in possesso di reddito di cittadinanza e non vuoi perderlo ti consigliamo quindi di dare un’occhiata ai corsi del Programma GOL su questa pagina: https://programma-gol.it/
Obbligo di accettare la prima proposta di lavoro per chi ha il rdc
Diventa inoltre obbligatorio accettare la prima offerta di lavoro se non si vuole perdere il rdc.
Se non vuoi rischiare di essere costretto ad accettare un lavoro distante da casa e che non fa per te, ti consigliamo di cercare in anticipo proposte lavorative migliori, più vicine a casa e più appetibili.
Cerca qui tutte le offerte di lavoro attive in Italia: https://www.lavoroestage.it/
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